
Thomas Bradwardine nato a Chichester (contea del Sussex) nel 1290 è un matematico e teologo britannico.
Aveva la reputazione di profondo studioso, abile matematico e abile teologo.
Il principale trattato di Bradwardine sosteneva che lo spazio era un vuoto infinito, e che esistesse un’influenza dei pianeti sulla natura essenziale di un soggetto.
All’epoca, tali spunti sul vuoto infinito erano rivoluzionarie: Bradwardine trattava la teologia matematicamente.
Scrisse inoltre “Geometria speculativa”, “Aritmetica pratica”, “Il rapporto delle velocità dei movimenti”, “La quadratura del cerchio“.

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Bradwardine faceva parte dei Calcolatori di Oxford, un gruppo di professori del Merton College dediti alle scienze naturali, principalmente fisica, astronomia e matematica, rivali degli intellettuali dell’Università di Parigi.
Essi ricorrevano alla logica e alla fisica aristotelica, e i primi progressi furono puramente matematici, seguiti poi da innovazioni nel campo della meccanica.
Inoltre tentarono di studiare ogni singola entità fisica osservabile, cioè calore, forza, colore, densità e luce.
I Calcolatori di Oxford partirono dalla convinzione di Aristotele per cui solo lunghezza ed moto potessero essere quantificabili, e dimostrarono l’attendibilità di tale affermazione, essendo in grado di calcolare proprietà fisiche come temperatura e potenza.

“De causa Dei contra Pelagium
et de virtute causarum”.
Ampliarono gli studi sulla trigonometria, e contribuirono in maniera determinate al teorema della velocità media, attribuito poi a Galileo, chiamato “La legge di caduta dei gravi”; formularono inoltre il teorema della velocità media.
I Calcolatori di Oxford avevano molto interesse nella filosofia e nella logica, e la preferivano al mondo naturale.
Fecero uso dei numeri per dimostrare il “perché” (oltre al “come”) qualcosa funzioni in un determinato modo.
Nel “Tractatus de proportionibus” Bradwardine estese la teoria delle proporzioni di Eudosso di Cnido, anticipando il concetto della crescita esponenziale, sviluppato successivamente da Bernoulli e Eulero.
Il matematico e storico della matematica Carl Benjamin Boyer scrisse a proposito di Bradwardine: “ha sviluppato la Teoria boeziana della proporzione doppia o tripla o, più in generale, quella che noi chiameremmo proporzione ‘n-sima’ “.
Boyer sosteneva che “nelle opere di Bradwardine erano contenuti alcuni fondamenti di trigonometria” tuttavia “Bradwardine e i suoi colleghi di Oxford non hanno compiuto nessun passo avanti verso la scienza moderna”.
Lo strumento essenziale che mancò ai Calcolatori di Oxford fu l’algebra!
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