Il “saggio di Samo” Pitagora non ha lasciato nulla di scritto e la nostra riflessione si è incentrata sull’importanza della conoscenza al di là degli autori.
Possiamo affermare che non ci interessa l’ideatore di certe intuizioni? Ci concentriamo su concetto, pensiero, e ciò che è utile e concreto? Dal punto di vista matematico, l’astrazione scientifica e le applicazioni che ne derivano sono più importanti dell’ideatore.
Il filosofo Martin ha sostenuto la tesi dell’importanza dell’autore: filosoficamente uomo e idea sono inscindibili.
Mario ha posto il quesito della Gioconda e di Leonardo: il dipinto avrebbe avuto la stessa fama se fosse stato realizzato da qualcun’altro? (l’emozione mi ha sopraffatto e ho attribuito la Gioconda a Michelangelo…).
Sapevate che la tavola pitagorica non è stata inventata da Pitagora? Sembrerebbe un errore di trascrizione: la prima tavola moltiplicativa risale a circa 1000 anni dopo la nascita del filosofo. Possiamo definirci privilegiati, visto che sappiamo usare la tavola pitagorica, ne conosciamo le proprietà ma questa invenzione è attribuita alla persona sbagliata? Non esiste un’unica risposta!
Ha portato la sua scuola pitagorica, il suo teorema, la sua vita molto particolare e la sua eredità.
La matematica Valeria di Milano ci solleva per chiarire l’importanza della conoscenza degli autori di un’astrazione scientifica e delle applicazioni che ne derivano.
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