
Aristarco nato a Samo nel 310 a.C. è un astronomo e matematico greco.
E’ nato a Samo, isola della Grecia, dove si presume vi sia nato Pitagora nel 580 a.C. circa.
Ha presentato per primo la teoria eliocentrica, dove la Terra gira intorno al Sole tracciando una circonferenza e il Sole e le stelle sono fissi.
La critica che ricevette dai suoi contemporanei fu il motivo per cui le stelle fisse non cambiassero la loro posizione nel corso dell’anno, come avrebbero dovuto fare a fronte della Terra in movimento.

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Archimede racconta che Aristarco ipotizzava che la prossimità tra la Terra e le stelle fosse di gran lunga più distante del raggio dell’orbita annuale terrestre.
Infatti è così, e gli oggetti utilizzati a quel tempo non erano in grado di misurare l’effetto dell’angolo di spostamento.
Plutarco ha scritto che Aristarco ipotizzava l’eliocentrismo, mentre sosteneva che Seleuco di Seleucia ne fosse fermamente convinto.
Seleuco è un filosofo e astronomo greco antico nato a Seleucia al Tigri (a 30 km dall’attuale Baghdad in Iraq) nel 190 a.C.
Plutarco racconta che Seleuco riuscì a dimostrare la teoria eliocentrica di Aristarco studiando e teorizzando il fenomeno delle maree.
La spiegazione delle maree così come l’ha descritta Seleuco è ancora oggi alla base della spiegazione di questo evento. Seleuco inoltre era convinto che l’universo fosse infinito.
La teoria eliocentrica di Aristarco era stata rifiutata da Claudio Tolomeo, le cui leggi furono supportate fino al medioevo.
Una sola opera di Aristarco è arrivata fino a noi, ed è il trattato che illustra le dimensioni e le distanze del Sole e della Luna.
Qui approssima le dimensioni del Sole e della Luna e misura le rispettive distanze dalla Terra.
Osserva che nel momento in cui la Luna è in quadratura, ovvero quando è illuminata per metà, si forma con la Terra e il Sole un triangolo rettangolo.

L’angolo ß che si forma tra i segmenti Terra-Sole e Terra-Luna, quando la luna è in quadratura, consente di calcolare il rapporto tra le loro distanze tramite assunti geometrici.
Aristarco ha stimato il rapporto tra i cateti di un triangolo conoscendo l’ampiezza dell’angolo Sole-Terra-Luna, con il sapere di oggi si dice che abbia calcolato la tangente trigonometrica di un angolo.
Si può quindi affermare che il trattato di Aristarco sia uno dei primi scritti di trigonometria.
I suoi calcoli però sono sbagliati: la sua stima era di una distanza Terra-Sole e Terra-Luna tra 18 e 20; il rapporto reale è di circa 400.
Uno dei motivi dell’errore risiedeva nell’accuratezza della stima dell’angolo Sole-Terra-Luna: individuare il momento preciso della Luna in quadratura era molto difficile ad occhio nudo, e questo ha precluso la corretta misurazione dell’ampiezza dell’angolo.
Rimane corretto il metodo, che ammette la stima della tangente di qualsiasi angolo; questo è un grande risultato matematico che dà grande valore all’opera.

Il risultato di Aristarco è il prodotto delle prime prove effettuate dall’uomo per ottenere misure e parametri tramite l’osservazione diretta.
Le sue teorie però non furono ascoltate, per secoli l’uomo ha pensato che la Terra avesse una posizione privilegiata nell’universo e che fossero le sfere celesti a ruotare intorno alla Terra.
Già più di 2300 anni fa aveva capito che il succedersi delle stagioni deriva dall’inclinazione dell’asse terrestre, dal suo moto di rotazione e dal suo moto di rivoluzione attorno al Sole.
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